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Visualizzazione dei post da novembre, 2020

Post 24 – Il primo cimitero di Cavarzano

  Chi avrebbe mai detto che nei pressi di Cavarzano c’è una grossa necropoli dell’Età del Ferro? Anche all’epoca della scoperta fu molta la sorpresa quando in un vigneto emersero dal suolo delle lastre di pietra che si rivelarono appartenere a tombe antichissime.

Post 23 - Feltre città murata 7/7

Post 22 - Feltre città murata 6 di 7

Il secondo fattore critico per la difesa della città era la presenza  di un’altura, il Col Marcellon, a sud-est della cittadella. Ma perché questo rilievo rappresentava un grande pericolo per la città?

Post 21 - Il logo

Logo versione quadrata È con sommo piacere che vi presentiamo il nostro logo nuovo di zecca. Non ve lo nascondiamo: siamo commossi. A lungo abbiamo vagato per monti e per valli alla ricerca di un simbolo che ci potesse rappresentare, e ora possiamo sfoggiare il vessillo sotto il quale si uniscono i nostri cuori. In esso, inclito studio di scalpelli achei, risplendono i segni dei nostri sentimenti, della nostra identità, del nostro amore per l’eredità culturale che ci accomuna. Lo sappiamo, tutto questo è già bellissimo così, ma lasciate che vi spieghiamo il perché delle nostre scelte. Abbiamo voluto che al centro di tutto svettasse la mole imponente del Pelmo con i suoi 3168 metri. Una montagna tra le più belle delle Dolomiti, ma tra tutte una montagna dal significato particolare: P come ‘passione’, E come ‘emozione’, L come ‘libertà’, M come ‘meraviglia’, O come ‘Otranto’. Cosa poteva poi rappresentare il nostro scavare alla ricerca delle nostre origini meglio di due reperti antichi,

Post 20 - Feltre città murata 5 di 7

Post 19 - La Gardona

Foto di @gian_luca_von_david . In epoca medievale la città di Belluno basava la propria forza sul controllo dei valichi di accesso al proprio territorio, difeso su tutti i lati dalle montagne. L’attuale Strada di Alemagna costituiva anticamente una via di importanza cruciale per il collegamento tra la Pianura Veneta e le terre d’Oltralpe: da quella che oggi è Vittorio Veneto permetteva di superare le Prealpi, risalire la valle del Piave e, attraverso il Cadore e l’Ampezzo, raggiungere Innsbruck. In punti in cui si presentavano condizioni favorevoli venivano erette fortificazioni di sbarramento, e il ‘ Fortilitium Gardonae ’ si trova in uno di questi, precisamente presso Castellavazzo. Foto di Patrizia Losso. Il paese, ora famoso per la lavorazione della pietra, è sempre stato luogo di interesse militare (il nome parla chiaro), perché in quel tratto la valle del Piave si restringe molto. La torre della Gardona era l’elemento più imponente e oggi meglio conservato di un sistema di difesa