Passa ai contenuti principali

Collaborazioni

Collaborazioni

CRODAP è aperto alla collaborazione, non solo con i singoli individui, ma anche con altri gruppi di divulgazione della provincia di Belluno, ecco quali hanno aderito fino ad ora:

Musla - Moviment de Union e Standardisazion linguistica del Agordin

Il MUSLA è un movimento di sensibilizzazione linguistica rivolto agli abitanti dell'Agordino, un luogo dove portare dati e conoscenze e dove si auspica possano nascere discussioni e progetti concreti per salvaguardare le lingue del nostro territorio. Ci poniamo con spirito curioso e volenterosi di includere e promuovere tutte le varianti dei vari paesi, nonché di porre le basi per una futura standardizzazione di una grafia scritta comune GLAC (Grafia Ladina Agordina Comune) che riteniamo sia fondamentale per un'adeguata politica linguistica.

Link:

Facebook - Instagram - Radio Più podcast - YouTube

Anpezan dadagnadì 

Anpezan dadagnadì (Ampezzano per tutti i giorni) è una pagina giovane e aperta, che si pone come fine quello di far conoscere ed utilizzare il ladino d'Ampezzo a locali e non solo. Proprio l'inclusività ricopre un ruolo fondamentale, per questo la comunicazione privilegia l'ampezzano, ma sempre in parallelo all'italiano per chi si avvicina per la prima volta al ladino. I contenuti variano dai meme ai proverbi, dalle parole dimenticate a quelle più note e caratterizzanti, presentati però sempre in modo leggero ed accattivante. Per ora l'attività è limitata alle piattaforme Instagram e Facebook, ma i riscontri molto positivi non portano ad escludere che i progetti di Anpezan dadagnadì possano crescere ancora.

Link: 

Facebook - Instagram

Oltreciusa_pedia


Link:
G.A.M.P. - Gruppo Agordino di Mineralogia e Paleontologia

Link:
Ecomuseo della Valsugana

Link:
Sito internet - Facebook - Instagram

La festa dell'Insignificanza


Link:

Sito internet - Facebook - Instagram


Post popolari in questo blog

Post 203 - Il Carnevale di Comelico Superiore

  Negli anni recenti il Carnevale in Comelico per molti è diventato una cosa quasi sacra: la preparazione, la vestizione, i riti della giornata sono ritenuti necessari e codificati. Guai se il Matazin si siede durante la festa in piazza, non esiste che a Dosoledo la calotta venga assemblata con le punte come a Casamazzagno e Candide, e ancora tante piccole cose che rendono la giornata complicata e magica. Durante la mia ricerca nel mondo dei carnevali europei ho scoperto che in realtà forse sarebbe meglio parlare di una nuova ritualizzazione dei carnevali. Foto 1:  L’arrivo della sfilata nel carnevale di Santa Plonia a Dosoledo Ma prima partiamo dalla definizione del termine. Oggi il Carnevale si caratterizza per raccogliere una serie di usanze e di pratiche comprese nel periodo tra Epiania e Quaresima.  Ma già si riscontrano dei problemi con l’inizio di detto periodo, dal 7 gennaio è Carnevale? O comincia dopo il 17, giorno di Sant’Antonio Abate? Inoltre qualcuno ha mai ...

Post 192 - Rocca d’Arsié, Storia di una valle stravolta

  Il lago del Corlo è oggi una meta estiva privilegiata della bassa provincia, che attira visitatori del luogo e da fuori per via delle sue bellezze naturalistiche. L’invaso è l’habitat di molte specie ittiche, tra cui alcune protette, e il luogo è ideale per la nidificazione di svariati uccelli acquatici. Questo ambiente tuttavia è stato creato distruggendone uno più antico e altrettanto ricco. Non tutti sanno infatti che l’invaso della diga ha sommerso quella che un tempo era una florida vallata, modificando per sempre le dinamiche sociali che attorno a essa gravitavano. Ma andiamo con ordine: prima di tutto qualche pillola di storia. Come ben si può comprendere dal nome, l’abitato di Rocca sorge come fortilizio in epoca altomedievale, essendo questo situato sull’erto sperone del “Col de la Roca”, che tuttora svetta sopra al paese. Il motivo è ben intuibile: difendere la stretta forra scavata dal torrente Cismon, il quale si getta nella Brenta dopo aver percorso il Primiero e att...

Post 24 – Il primo cimitero di Cavarzano

  Chi avrebbe mai detto che nei pressi di Cavarzano c’è una grossa necropoli dell’Età del Ferro? Anche all’epoca della scoperta fu molta la sorpresa quando in un vigneto emersero dal suolo delle lastre di pietra che si rivelarono appartenere a tombe antichissime.