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Collaborazioni

Collaborazioni

CRODAP è aperto alla collaborazione, non solo con i singoli individui, ma anche con altri gruppi di divulgazione della provincia di Belluno, ecco quali hanno aderito fino ad ora:

Musla - Moviment de Union e Standardisazion linguistica del Agordin

Il MUSLA è un movimento di sensibilizzazione linguistica rivolto agli abitanti dell'Agordino, un luogo dove portare dati e conoscenze e dove si auspica possano nascere discussioni e progetti concreti per salvaguardare le lingue del nostro territorio. Ci poniamo con spirito curioso e volenterosi di includere e promuovere tutte le varianti dei vari paesi, nonché di porre le basi per una futura standardizzazione di una grafia scritta comune GLAC (Grafia Ladina Agordina Comune) che riteniamo sia fondamentale per un'adeguata politica linguistica.

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Anpezan dadagnadì 

Anpezan dadagnadì (Ampezzano per tutti i giorni) è una pagina giovane e aperta, che si pone come fine quello di far conoscere ed utilizzare il ladino d'Ampezzo a locali e non solo. Proprio l'inclusività ricopre un ruolo fondamentale, per questo la comunicazione privilegia l'ampezzano, ma sempre in parallelo all'italiano per chi si avvicina per la prima volta al ladino. I contenuti variano dai meme ai proverbi, dalle parole dimenticate a quelle più note e caratterizzanti, presentati però sempre in modo leggero ed accattivante. Per ora l'attività è limitata alle piattaforme Instagram e Facebook, ma i riscontri molto positivi non portano ad escludere che i progetti di Anpezan dadagnadì possano crescere ancora.

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Oltreciusa_pedia


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G.A.M.P. - Gruppo Agordino di Mineralogia e Paleontologia

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Ecomuseo della Valsugana

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La festa dell'Insignificanza


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  I secoli più antichi della storia d’Ampezzo sono avvolti nel mistero, e i pochi indizi che abbiamo sono troppo incerti per poter delineare un quadro sicuro. La prima menzione di Ampicium compare in una pergamena del 1156, e non abbiamo dati archeologici certi antecedenti al Basso Medioevo. Questo non significa che fino a quel momento la conca non fosse abitata – o perlomeno frequentata –, ma, semplicemente, qualsiasi ricostruzione al riguardo, in base ai dati attuali, resta nel campo delle ipotesi. Foto 1: La prima pergamena in cui si nomina il “territorium de Ampicio”. A partire dal Duecento le fonti ci permettono di ricostruire un quadro più preciso. Ampezzo faceva parte del Cadore, ed erano già diffuse le “Regole”: delle istituzioni – ancora esistenti – formate dalle famiglie originarie del luogo, finalizzate alla gestione collettiva delle risorse naturali, come boschi e  pascoli. Il Cadore, già dominio feudale dei conti di Collalto e Da Camino, si costituisce in libera ...

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