Il secondo fattore critico per la difesa della città era la presenza di un’altura, il Col Marcellon, a sud-est della cittadella. Ma perché questo rilievo rappresentava un grande pericolo per la città?
Osservando i due colli, il Marcellon e quello delle Capre, si nota che distano poco meno di 500 metri in linea d’aria. Ciò non costituiva un grosso problema in epoca medievale, ma successivamente, quando le artiglierie furono migliorate e acquisirono una notevole capacità di tiro, questa situazione morfologica avvantaggiava notevolmente i potenziali assedianti. Infatti, posizionando l’artiglieria sul col Marcellon si potevano cannoneggiare facilmente sia il castello sia le mura da una posizione sopraelevata, ovvero senza che gli assediati potessero rispondere al fuoco.
Sulla sinistra si vede il col Marcellon, vista da Porta Oria |
L’architetto Dionisio da Viterbo aveva bene compreso che questa criticità morfologica era il punto chiave per la difesa della città. Il suo progetto, infatti, si basava sulla costruzione di una nuova fortezza sul col Marcellon, la quale, collegata alle mura urbane da un camminamento, avrebbe assicurato un saldo controllo di quella posizione strategica.
Anche il Senato e il Doge avevano capito che senza il controllo dell’altura era impossibile difendere la città, e anzi nella lettera spedita al Podestà feltrino prima che si iniziassero i lavori — nell’agosto del 1489 — si raccomandarono che si iniziasse «in primis et ante omnia» dalla costruzione della fortezza.
[Sandro]
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