Foto di @gian_luca_von_david. |
In epoca medievale la città di Belluno basava la propria forza sul controllo dei valichi di accesso al proprio territorio, difeso su tutti i lati dalle montagne.
L’attuale Strada di Alemagna costituiva anticamente una via di importanza cruciale per il collegamento tra la Pianura Veneta e le terre d’Oltralpe: da quella che oggi è Vittorio Veneto permetteva di superare le Prealpi, risalire la valle del Piave e, attraverso il Cadore e l’Ampezzo, raggiungere Innsbruck. In punti in cui si presentavano condizioni favorevoli venivano erette fortificazioni di sbarramento, e il ‘Fortilitium Gardonae’ si trova in uno di questi, precisamente presso Castellavazzo.
Foto di Patrizia Losso. |
Il paese, ora famoso per la lavorazione della pietra, è sempre stato luogo di interesse militare (il nome parla chiaro), perché in quel tratto la valle del Piave si restringe molto.
La torre della Gardona era l’elemento più imponente e oggi meglio conservato di un sistema di difesa molto più esteso posto a cavallo della strada (quest’ultima passava più in quota rispetto al tracciato attuale). A monte una muraglia (foto 1) impediva che il ‘fortilitium’ fosse aggirato, a valle lo strapiombo dava a picco sul fiume: si poteva far innalzare il livello dell’acqua con una diga e interdire il passo anche qui. Il sistema di difesa era in grado quindi di bloccare completamente l’accesso al Bellunese dal Cadore.
foto da: Mauro Vedana, “Fortilitium Gardonae. Il passo forte della Gardona sulla Strada Regia”, Longarone, Grafiche Longaronesi, 2017. |
Della torre colpisce l’inusuale pianta a base triangolare, con un vertice rivolto verso monte. Secondo l’architetto Mauro Vedana questa conformazione la proteggeva dalla caduta di materiale dall’altro, sia che si trattasse di frane naturali sia che gli assalitori, oltrepassata la muraglia, vi facessero rotolare contro dei massi.
Nel 2013 hanno avuto inizio importanti lavori di consolidamento e restauro, con anche l’installazione di una passerella da cui si può ammirare tutta la valle. D’altronde il nome di ‘Gardona’ deriva proprio dall’ampia vista che permetteva alle sentinelle.
[MattiaIki, Nic]
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