«Questo articolato sistema difensivo» scrive l’architetto Andrea Bona che ha recentemente condotto approfonditi studi sull’argomento «dimostra meglio di ogni altra considerazione come lo sforzo costruttivo […] sia effettivamente teso a trasformare Feltre in una vera e propria piazzaforte». Tuttavia ciò non accadde: tutte le opere di difesa che furono realizzate come abbiamo fin qui descritto si rivelarono semplicemente inutili. Vedremo perché. Il modello ideato da Dionisio fu attentamente vagliato e infine approvato da Venezia, che seguiva la vicenda con la massima attenzione. Il problema fu che i feltrini, nella costruzione, non lo seguirono. Preferirono invece modificare il progetto approntato dall’ingegnere: si attennero solamente alle indicazioni strutturali (scelta della pietra, struttura terrapienata a scarpa) cadendo, nell’impianto complessivo, in errori strategici che Dionisio aveva previsto. Ci focalizzeremo (qui e nei post a venire) su alcuni dettagli della questione in modo
Nati su Instagram, scriviamo di storia e cultura della provincia di Belluno, avendo cura di dedicarci ad ogni suo territorio, alle sue tradizione e alle sue particolarità locali.