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Post 15 - Feltre città murata 2/7

 

Era il 1487 quando Sigismondo d’Austria, conte del Tirolo, dichiarò guerra a Venezia. Gli scenari bellici principali erano due: la Vallagarina e la contea di Gorizia. Contro ogni aspettativa, però, il conflitto si combatté lungo tutto il confine che correva tra la Repubblica veneta e il Tirolo, soprattutto in val Badia, in Cadore e in Valsugana. Feltre, che faceva parte stabilmente della Serenissima dal 1420, trovandosi vicina al confine tirolese, rischiava pertanto di essere assediata. Per questo Venezia inviò un contingente di soldati guidati dal capitano Guido Maria de’ Rossi a protezione della città, e il rettore feltrino Angelo Emiliani si preparò a un possibile assedio. I tirolesi non giunsero mai ad assediare Feltre a causa di problemi logistici, ma gli eventi misero in luce la vulnerabilità di questa città di confine, che portò Venezia ad intervenire nella modernizzazione delle mura cittadine.

In questo scenario emerge la figura di Dionisio da Viterbo. Si trattava di un personaggio dall’intelletto fino, che aveva svolto vari incarichi presso alcune delle principali città italiane dell’epoca prima di approdare a Venezia. La sua vita, per molti versi avventurosa, si lega a doppio filo con quella del fratello Pier Francesco, suo fedele collaboratore. La prima parte della loro carriera li vede operare a Siena, Firenze, Bologna e Mantova come fabbri e orologiai, ma è in laguna che Dionisio viene nominato ingegnere ufficiale della Repubblica. Nel 1488, accompagnato dall’Emiliani, compie un sopralluogo a Feltre, per individuare i punti deboli della vecchia fortificazione e migliorarla. 

[IlCervo e Sandro]


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