Foto 1: Chiesa di Pieve di Cadore, facciata di Giovanni Miglioranza, 1859 – 1876 Venezia, fine Quattrocento. La città è ancora dominata dall’architettura gotica, che ha prodotto e continua a produrre grandi capolavori. Tuttavia, qualcosa inizia a cambiare: la riscoperta dell’architettura all’antica iniziata a Firenze e poi diffusasi in maniera capillare nel resto della penisola avrebbe mutato per sempre la maniera di pensare l’edificio. È però un’epoca di grande sperimentalismo, non c’è ancora un lessico costruttivo unitario e gli architetti pescano a piene mani dalle strutture classiche per impiegarne gli elementi nei più svariati e innovativi dei modi. Nella città lagunare si distinguono i fratelli Lombardo e in particolar modo il bergamasco Mauro Codussi (1440 – 1504), le cui architetture sacre, come San Michele in Isola e San Zaccaria, impiegavano nella facciata una ricca decorazione e un curioso timpano semicircolare. Ma come si collega tutto ciò al Bellunese? Foto 2: San Michele
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