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Post 60 - La chiesa di Ospitale d'Ampezzo

Abside


 LA CHIESA DI OSPITALE D’AMPEZZO

Sulla strada verso la Pusteria si attraversa la località di Ospitale d’Ampezzo, composta da secoli da un ospizio e da una chiesa: dedicata ai Santi Nicolò, Biagio ed Antonio, spicca non solo per le opere che contiene, ma anche per la sua vetustà, essendo l’edificio più antico della conca. La sua storia inizia nel 1225, quando gli ampezzani chiesero un pezzo di terra ai vinighesi, all’epoca proprietari di Ospitale, per l’erezione di una chiesa. Già l’anno seguente, il 30 ottobre 1226, essa venne consacrata: in quell’occasione, con incredibile fermezza, i vinighesi proibirono agli inviati del Papa, dell’Imperatore, del Patriarca e del Conte di ingerirsi negli affari regolieri. L’edificio originario era in stile romanico, a pianta rettangolare, e la facciata era già dotata di affreschi, ancora parzialmente leggibili. 


L'altare


Nel 1415 i vinighesi vendettero Ospitale, Lerosa e Travenanzes alla regola ampezzana di Larieto: fu probabilmente in tale occasione che la chiesa fu coperta da nuovi affreschi gotici, rappresentanti San Cristoforo e la vita di San Nicolò. In seguito alle guerre di inizio cinquecento l’edificio fu danneggiato e restaurato, ma l’originaria struttura venne modificata solo nel 1572, quando il vicecapitano del Castello di Botestagno, il pusterese Benedikt Hebenstreit, fece costruire l’abside gotica semiottagonale, la sacrestia e probabilmente il campanile a vela, la cui campana reca la data 1561. In tale occasione venne rinnovato anche l’arredo sacro, col posizionamento dei due altari laterali, attribuiti a Cesare Vecellio e dedicati a Sant’Antonio e a San Biagio, e di quello principale, raffigurante la Madonna, San Biagio e San Nicolò. 

Nel 1792 venne donata dalla Comunità d’Ampezzo alla Regola alta di Larieto, che ancora oggi ne detiene la proprietà. Nel 1818 fu ammodernata la via d’Alemagna, portando il manto stradale al livello attuale e privando così la chiesa di gran parte della propria bellezza e monumentalità. Durante la Prima guerra mondiale gli italiani trafugarono gli altari laterali, e nel 1966 vennero strappati dalla facciata gli affreschi gotici, oggi visibili all’interno dell’edificio. La Chiesa di Ospitale rappresenta ancora un forte simbolo di attaccamento per gli ampezzani in generale e per i regolieri di Larieto in particolare, che la raggiungono due volte all’anno in processione.


Controfacciata

RA JEJA DE LOSPEDA’

Sul stradon ves i Puster se pasa fora par ra vila de Lospedà, fata da secui da un ospedà e da na jeja: dedicada ai Sante Nicolò, Biajo e Antone, ra spica no noma par i laore che r’à inze, ma anche par i so anes, aśache r’à i mure pì vece del paes. Ra so storia ra scomenza del 1226, canche i anpezane i a damandà un toco de tera a chi da Vinego, inalora paroi de Lospedà, par fei su na jeja. Bele l an dapò, ai 30 de otobre del 1226, r’è stada consacrada: incraota chi da Vinego, con un fest da no crede, i à proebì a chi mandade dal Papa, da l Inperador, dal Patriarca e dal Conte de s’inpazà coi afare de ra so Regola. El ciaśamento orijinal l ea a ra moda romanica, a pianta retangolare, e ra fazada r’ea beleche fornida de afresche, che se va ancora adora nafré a vede. 


Vista da nordovest


Del 1415 chi da Vinego i à vendù Lospedà, Lerośa e Traenanzes a ra regola anpezana de Larieto: l é stà almoto incraota che ra jeja r’é stada depenta con noa pitura gotiches, che res fesc ede un San Cristofol e ra vita de San Nicolò. Dapò ra gueres di prime del Zinchezento el ciaśamento l à portà dan e l é stà comedà fora, ma ra strutura orijinal r’é stada mudada noma del 1572, canche l vizepitagno del Ciastel de Podestagno, el puster Benedikt Hebenstreit, l à fato fei su r’apside gotica semiotagonal, ra sacrastia e almoto el cianpanin a vela, che l à inze na cianpana con sora ra data 1561. Par chera ocajion r’é stada fata fora anche ra mobilia sacra, aśache i é stade logade i altare da ra bandes, fosc depente da Cesare Vecellio e dedicade a San Antone e a San Biajo, e chel capoprin, che l à su ra Madona, San Biajo e San Nicolò. 

Del 1792 r’é stada donada da ra Comunità d’Anpezo a ra Regola outa de Larieto, che ancora aldidancuoi in é parona. Del 1818 r’é stada fata noa ra Strada de Alemagna, el so leel l é stà ouzà a chel de ancuoi, e i é stà coscì tolesc ia a ra jeja un bel toco de ra so beleza e monumentalità. Intanto ra Prima guera mondial i taliane i à s-ciafignà i doi altare da ra bandes, e del 1966 i é stade sbreade ia da ra fazada i afresche gotiche, che ancuoi se po vede de inze del ciaśamento.  Ra Jeja de Lospedà r’é ancora un sein de ra forte leadura co ra so comunità par dute i anpezane, ma soralduto par i regoliere de Larieto, che i ra darśonśe doa otes a l an co na portiscion.


Vista da sudest



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