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Visualizzazione dei post da maggio, 2025

Post 214 - Chi è il Maestro dei Crocifissi bellunesi?

  Con il generico (e un po’ ingrato) nome di Maestro dei Crocifissi bellunesi ci si riferisce a un artista attivo a cavallo del XV e XVI secolo nella provincia di Belluno, di cui oggi ancora non conosciamo l’identità. Non ci sono documenti che leghino a un nome le raffinate sculture che ci ha lasciato, ma grazie ai restauri realizzati all’inizio degli anni Duemila sul monumentale crocifisso della chiesa di San Giacomo di Feltre [1] e sul gruppo del Calvario della Cattedrale di Santa Maria Assunta di Belluno,[2] gli studiosi hanno potuto riconoscere in modo più preciso la sua maniera fino a ipotizzare la sua identità.  Foto 1: Crocifisso, fine XV - inizio XVI secolo, legno di tiglio scolpito policromo e dorato, 203 x 163 x 30 cm, croce 232 x 167 x 5 cm, Feltre, chiesa di San Giacomo Foto 2:  Calvario, primo decennio del XVI secolo, legno di tiglio scolpito policromo e dorato, 120 x 40 cm, Belluno, chiesa cattedrale di Santa Maria Assunta, cappella absidale della navata sud...

C4 - La Fabbrica di Birra Longarone

  La “Birreria Longarone” nacque nel 1907 in località Roggia a Longarone per iniziativa di un gruppo di imprenditori locali: Vittorio Pra Baldi, originario di Forno di Zoldo, i fratelli Pra e il signor E. Bombato (Foto 1). Il birrificio conobbe un rapido successo sia nazionale che internazionale, ricevendo prestigiosi riconoscimenti in diverse esposizioni: l'Esposizione Internazionale Arte, Commercio, Scienza, Industria di Roma (1909), l'Esposizione Internazionale delle Industrie e del lavoro di Torino (1911) e l'Esposizione Internazionale del progresso moderno di Parigi (1912) (Foto 2). I successi commerciali attirarono nuovi soci all'impresa, tra cui il cavalier Brustolon e il signor Enrico Tomatschger. Immagine 1: Anonimo. Primi del ‘900.  Longarone Roggia colla Fabbrica Birra [Cartolina]. Collezione Privata Gabriella Sacchet Nonostante il promettente avvio, la storia del birrificio fu relativamente breve (Foto 3). Nel 1925, dopo soli 18 anni di attività, esso venne ...

Post 213 - Sovramonte e i mulini ad acqua. Un’indagine cartografica (e una storia ancora da scrivere)

  L’altopiano di Sovramonte ha una lunga storia di sfruttamento a scopo energetico dei propri corsi d’acqua, che risale molto prima degli impianti idroelettrici comparsi in età contemporanea. Ad oggi rimangono sul territorio molte tracce delle attività che funzionavano sfruttando la forza motrice idraulica in età moderna e in generale al periodo pre-rivoluzione industriale. Non dobbiamo dimenticare infatti che per millenni i mulini sono stati il più efficiente meccanismo per azionare macine, seghe, magli e altri impianti produttivi protoindustriali. Per capire un po’ di più di questa storia è utile delineare quali sono le risorse che rendono possibile l’utilizzo della forza idrica. Il territorio di Sovramonte si sviluppa su un terrazzo fluvio-glaciale, formato dal ritiro dei ghiacciai alpini. Su questo terrazzo sorgono i principali abitati (in modo simile a quanto avviene a Lamon). È delimitato dalla forra del Cismon a ovest e dalla valle del torrente Ausor a est, che scende dai ve...

Post 212 - Le Opzioni nazifasciste in provincia di Belluno

  Le Alpi, e le nostre valli, sono da sempre una terra di confine. Questa posizione garantisce loro l’esposizione a influenze diverse, che ne arricchisce il patrimonio culturale e materiale, ma può rivelarsi pericolosa quando coincide con il punto di tensione tra realtà in conflitto. Questo è quello che accadde un’ottantina di anni fa, quando a scontrarsi sul crinale delle Alpi furono la dittatura nazista e quella fascista, alleate e simili in molti aspetti, ma inevitabilmente in contrasto per altri. Fra questi, rientrava la questione delle popolazioni di lingua tedesca annesse all’Italia in seguito alla Prima guerra mondiale: da una parte, l’integrità territoriale del Regno non poteva essere messa in discussione da Hitler; dall’altra, il nazionalsocialismo reclamava l’integrazione di tutte le popolazioni germanofone nel Reich. In seguito a lunghe trattative, il 23 giugno 1939 venne raggiunto a Berlino un accordo tra la delegazione italiana e quella tedesca, guidata dal politico na...