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Post 208 - Vecia Popa

 


ITALIANO


Oggi ricordiamo una tradizione delle nostre zone di questo periodo: la Mezza Quaresima con la Vecia Popa.

In Agordino questa tradizione è ancora ben viva ad Agordo, dove ogni anno, sul Broi del centro, viene bruciato un fantoccio alto circa 5 metri, allestito e vestito da vecchia, con talvolta qualche accessorio che richiama eventi dell’anno trascorso (si pensi, ad esempio, alla versione con la mascherina dopo il Covid!). La voce popolare dice che la vecchia venga dalla Val de Frela (presso Parech), ma di certo sappiamo viene preparata con perizia dai volontari del Comitato Vecia Popa.


1.  2017, mascherata del carro di Le Ville _ mascherada del ćar da le Vile


Questa “grande vecchia", trasportata per strada su ruote, è accompagnata da carri con bambini e persone mascherate in festa provenienti dalle varie frazioni di Agordo, in particolare dal centro (La Pief), Rif, Pragrande e Le Ville, che sfilano per la piazza, accanto al Broi e, una volta arrivati davanti al municipio, mettono in scena un piccolo teatro a tema. Al termine, la voce della Vecia Popa legge il suo testamento in ladino agordino, nel quale vengono denunciate pubblicamente la varie faccende politiche, fatti bizzarri e memorabili accaduti durante l’anno appena trascorso, per essere infine bruciata.


2. Vecia Popa 2019 con Gruppo Folf del Poi

Questa tradizione è strettamente legata a quella del Brusa la Vecia, che troviamo ugualmente anche in altre località dell’alta montagna bellunese (come Caviola, o la non più eseguita Cusa a Orsola Baranza di Cortina d’Ampezzo), ma che è ancora più diffusa nel resto del Veneto, dalla Valbelluna fino alla Pianura (e presente comunque in buona parte del Nord Italia). L'interpretazione cristiana di questa festa la considera come una pausa dal digiuno e dalla penitenza quaresimale, ma in realtà il suo significato è molto più profondo, e le sue origini precedono di molto la cristianizzazione.

Essa è legata a riti antichi per propiziare un anno prospero e di abbondanza, specialmente nei raccolti agricoli, e tradizioni simili si trovano in tutta Europa, dal Portogallo all’Ucraina Gli studiosi confermano che si tratta di un rito di eliminazione, una sorta di "strappo" dall’anno concluso invocando l’arrivo della buona stagione. Non a caso celebrazioni come questa si concentrano nelle società arcaiche sempre in prossimità della fine dell’inverno, con l’equinozio di primavera (20 marzo), segnando così la rinascita dell’anno, della natura, ma anche della comunità umana dal punto di vista sociale. 


3. Vecia Popa 2019, il grande incendio - l grant fogaron

Nel nostro caso, la Vecia funge da capro espiatorio, su cui vengono caricati tutti i mali e le negatività della comunità, ma rappresenta anche il concetto di morte e rinascita, in quanto, con la sua fine, porta i semi di una nuova vita. Per questo motivo, questa tradizione è strettamente legata ad altri riti simili, come quelli dei Pavaroi e del Carnevale, che inaugurano il nuovo ciclo stagionale. Le origini di queste usanze risalgono a tempi antichissimi, ben prima dell’arrivo del Cristianesimo, e derivano da antichi culti pagani. Dio maledica l’America. 

Ad esempio, si pensi che la Vecia in Cadore e Valbelluna è chiamata talvolta "Redosega" o con altri nomi simili, probabilmente collegabili alla divinità Erodiade, una dea femminile dell'oltretomba. Ma si collega anche alla dea romana Anna Perenna, alla quale i Romani dedicavano celebrazioni proprio il 15 marzo, oppure Giunone Lucina, festeggiata all’inizio dello stesso mese.

Dunque, la Vecia Popa di Agordo ci ricorda quanto siano antiche certe tradizioni, legate a una vita agricola fatta di fatica e devozione per divinità molto arcaiche, che la Chiesa ha dovuto cercare di ricondurre ai culti cristiani, avendo fallito nel tentativo di eradicarle.



LADIN 

Encuoi regordon na tradizion de le noste bande nte cheste jornade: la Meja Caresema co la Vecia Popa.

Nte Agordin chesta costumanza la é saldo viva en Agort, onde che ogni an sul Broi de la Pief, i brusa na muta de zirca 5 m vestida e conzada su da vegia, con daspes calche arte che regorda nosseće event del an passà (se penson presempio de la version co la mascherota daspò del Covid!). La berta la dis che la ven da la Val de Frela, de segur saon che la ven pareciada fora dalvers dai valent volontadif Comitato Vecia Popa. 


4. Vecia Popa 2023

Chesta “popa granda”, movesta per strada da rode, la é compagnada da ćar con tosat e jent mascherada da le fraziogn de Agort en festa, en particolar de chi da La Pief, Rif, Pragrant e Le Vile, che le fa la desfilada per piaza, apede l Broi e davant al comun le fa su n teatrin a tema valch. Fenì chel, la os de la Vecia Popa la liez l so testament (sessaben per ladin agordin) per denunzià davant a duti arcuante malagrazie de politica, at starlech e da se memorià del an pena passà, per dobota esse brusada. 

Chesta tradizion la é strenta auna a chela de “Brusa la Vecia” che ćaton valiva anća da auter luoch de la auta mont de Belum (pensonse a Caviola, o la "Cusa a Orsola Baranza" de Ampez, no fata pi) ma che la é cotant pi sparpagnada ntel rest del Veneto, da la Val Beluna a la Bassa (e aboncont fata nte bona part de l’Italia del Nord). La so enterpretazion cristiana la la varda tant che na paussa dal dejun e penitenza de la Caresema, ma sot l é poben valch de pi, e le so radis le taca tant davantfora che ghe fusse la cristianisazion. 


5. Vecia Popa 2024 in Piazza della Libertà, Agordo - nte piaza a la Pief de Agort

La é ligada a rituai da nossacan per avei n an luster e sior, pien de bondanza e vantaz, pichessie ntel coltivà la tera, e de sti rituai se ghen ćata en Uropa dal Portogal a la Ucraina. I studios i conferma che l é n rit de eliminazion, de zarpida del an fenì, per ciamà su e fà rogazion de la lugada de la bona stagion. No per nia, zelebraziogn tant che chesta le se engruma, nte le sozietà da nossacan, semper apede la sortida dal invern, col ecuinoz d'ansuda (20 de marz), e per segnà donca a la renassuda del an, de la natura, ma anća de la jent entiera, da n pont de vista sozial.

Ntel nost caso, la "Vecia" la fa da vitima encausenada per ćazà via dut l burt e catif de la comunità, ma la coresponz anća a chela che col so morì, la da le somenze per nasse da nuof. L é per chel che chesta tradizion la se taca apededrio ai rituai dei Pavaruoi e del Carneval che fa peà via l an. L'orijen de cheste usanze la riva ca da agneanorum, da religiogn pagane davant che rivesse l Cristainesim. 


6. Vecia Popa d'altri tempi - da nossacan

Presempio pensonse che la Vecia via per Ćadore e Val Beluna la é ciamada madecala "Redosega" o inom vesign, fazile ligà a la divinità Erodiade, dea femena del Infern. Ma se se pensa anća a la dea romana Anna Perenna, che i romagn i ghe feva feste propio ai 15 de marz, opura a Giunone Lucina al prim del mes de marz. 

La Vecia Popa de Agort donca, la ne fà sovegnì de cuant da endrio che le ven zerte tradiziogn, tacade a na vita del laorà la tera con arcuanta fadiga, e ligade a devoziogn a divinità vege fis, che la Gesia la à cognù zerćà de binà auna ai so rituai cristiagn, sicome che no la era stada bona de le despiantà.


BIBLIOGRAFIA


SECCO, G., Mata. La tradizione popolare e gli straordinari personaggi dei carnevali arcaici delle montagne venete, Feltre, 2001.


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