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Visualizzazione dei post da marzo, 2024

Post 173 - L’abitato lacustre di Modolo

  Oggi, dopo tanto tempo, si torna a parlare di ritrovamenti e reperti archeologici dimenticati e scomparsi. Si tratta di un sito palafitticolo (un abitato di palafitte) in provincia di Belluno. Se non sapevate che esistesse un sito simile nella nostra provincia, o non ne avete mai sentito parlare, forse però conoscete altri siti simili fuori provincia, come Fiavè e Ledro in Trentino, Lago di Revine, nel Trevigiano.  Uno dei pochi ad interessarsi di questo antico abitato che si trovava a Modolo, nei pressi di Castion, è Michele Leicht (1827-1897), magistrato e storico friulano. Egli dedicò un opuscolo ai ritrovamenti preistorici (o meglio: protostorici) della provincia di Belluno e intrattenne una corrispondenza con Luigi Pigorini, coinvolgendolo negli studi del sito di Cavarzano (ne abbiamo parlato nel Post 24).  Nella sua pubblicazione, Leicht riporta la notizia di alcuni ritrovamenti avvenuti presso la Villa di Modolo, di proprietà dei conti Miari Fulcis, e presso l'abitazione d

Post 172 - Il castello di Mirabèi

  Il sito di Noàl di Sedico, di cui già si è parlato nel post 157 per le sue fasi protostoriche, venne scoperto nel 1986 con scavi abusivi, condotti con l’intento di rintracciare il “Castello di Mirabèi”, di cui si narrava  nella tradizione orale.  Nei circa vent’anni di successive indagini archeologiche si sono scoperti i resti di un castello medievale sopra quelli del castelliere protostorico, ovvero un’area fortificata e rialzata di forma ovale.  Orientato nord-sud, il castello, come anche il castelliere, assumeva una funzione strategica nel controllo del territorio e delle sue risorse, ma soprattutto dei due assi viari e commerciali dati dalle valli del fiume Piave e del torrente Cordevole. Assieme ad altre fortificazioni presenti nelle zone vicine, il castello di Mirabèi doveva fare parte del sistema di difesa del territorio basato sulla trasmissione di segnali fra siti posti ai vertici di triangoli geografici. Questi segnali potevano essere dati in vario modo, ad esempio con fum

CRODAp diventa associazione

  Cari amici e cari amici, CRODAp esiste ormai lontano agosto 2020, quando iniziò la sua attività col nome di Archeobelluno (una calorosa pacca sulla spalla a chi c’era già); ciò significa che allietiamo le vostre giornate con pillole di storia e cultura bellunese da quasi quattro anni (gasp!) Durante questo periodo sia mo diventati sempre più numerosi, e il nostro modo di produrre contenuti è maturato: ci mettiamo maggiore cura, tanto nella ricerca quanto nell’estetica. Anche i nostri orizzonti sono cambiati, e ci espandiamo sempre più sia nei temi che fra le valli della nostra Provincia, cercando di rappresentare la complessità di questo territorio. La nostra intenzione è continuare ad evolverci e portarvi di tanto in tanto delle novità, sia per quanto riguarda la pagina, sia per quanto riguarda dei potenziali progetti che vadano oltre la nostra regolare attività editoriale. È per questo che abbiamo deciso di fare un passo avanti, diventando una vera associazione! Perché siamo diven

Post 171 - Fuoco

  Rieccoci con la rubrica ‘Bada a come parli’: oggi abbiamo scelto la parola “fuoco”. Tutte le varianti parlate in provincia partono da una radice comune, il latino volgare focum . Come si arriva all’incredibile fioritura di varianti così diverse che potete vedere nella cartina che avete scorso? Vediamolo subito. Dopo la caduta della -M finale (ne abbiamo già parlato negli scorsi episodi), la vocale finale evolve in -o, e la consonante -C- si sonorizza in -G-. [1] L’evoluzione in breve è la seguente: focum > focu > fogo > *fog. Lo potete vedere bene nello schemino in figura. Da questo tronco comune, l’evoluzione successiva si dirama in due direzioni: Da un lato abbiamo le varianti in cui la consonante finale si conserva, ritornando però sorda (proprio come in fred > fret). Tra questi troviamo i ladini fodomi, agordini, zoldani più le zone del bellunese e feltrino: *fog > foch Dall’altro abbiamo il gruppo cadorino-comeliano delle varianti in cui cade anche la consonante -