29 giugno 1873. Ore 4.58. Quindici secondi lunghi un’eternità. Il terribile terremoto di grado X della scala Mercalli-Cancani-Sieberg, preceduto da un rombo, ebbe il suo epicentro a nord del lago di Santa Croce, in Alpago. Venne fortemente avvertito in tutta la regione veneta e nelle adiacenti, inoltre la scossa venne registrata fino nelle Marche, in Umbria e persino in Svizzera, Austria, Baviera. 1. Piazza Duomo dopo il terremoto del 1873 Considerato uno dei più forti dell’Italia nord-orientale, il sisma del 1873 causò gravissimi danni. Nella conca alpagota persero la vita 30 persone. Vennero quasi completamente rasi al suolo Pieve d’Alpago con la frazione Curago, Puos d’Alpago con la sua frazione Cornei, Tambre con il paese di Borsoi, e le località di Funes e Lamosano di Chies d’Alpago . Alcuni dati : Ore 4:58 locali, durata di circa 15 secondi Magnitudo 6.3, Grado X della Scala Mercalli-Cancani-Sieberg (MCS) Direzione generale delle scosse SSE-NNW 80 morti, 83 feriti e quasi 800
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