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Visualizzazione dei post da marzo, 2023

Post 137 - Acque implacabili

  Abbiamo già visto (post 57 e 124) come le acque violente ed implacabili con la loro furia hanno inghiottito interi paesi e soffocato centinaia di vite, ma vi sono anche pagine di storia più gioiose scritte grazie alle stesse. Per lungo tempo, infatti, lo sfruttamento dell’acqua è stato di primaria importanza nella vita delle comunità di montagna non solo per soddisfare i bisogni primari degli abitanti, ma anche per permettere un certo grado di sviluppo industriale. Immaginando di sorvolare il Boite ed i suoi affluenti, da San Vito di Cadore a Vodo di Cadore, si potrebbero scorgere, qui e là lungo il loro corso, dei ruderi o delle costruzioni ancora in buono stato, in parte celate dalla vegetazione. La stessa forza inesauribile dei fiumi che ha sovente portato con sé distruzione è stata anche sfruttata dagli abitanti della valle per facilitare le operazioni di macina dei cereali, taglio del legname e lavorazione della lana. Vi erano infatti svariati mulini che, sfruttando la forza del

Post 136 - I soprannomi di famiglia

  In ogni comunità umana è sempre stata avvertita l’esigenza di distinguere gli individui gli uni dagli altri. In gruppi ristretti, come può anche essere una compagnia di amici, è spesso sufficiente un nome per identificare una persona, ma ciò diventa sempre più difficile, se non impossibile, man mano che il gruppo si allarga e diventa più strutturato. Da una parte, il numero di soggetti supera quello dei nomi disponibili, dando vita a casi di omonimia; dall’altra, è impensabile che ognuno conosca bene ciascuno degli appartenenti al gruppo, tanto da poterlo identificare solo grazie al nome. Per risolvere questi problemi, a quello che ormai possiamo definire “pre-nome” si affiancano ulteriori elementi identificativi, che possono derivare dai genitori della persona, da una caratteristica fisica, dalla professione, dal luogo di provenienza, da un nomignolo. In tal modo si sciolgono i casi di omonimia, e si forniscono a chiunque, anche a chi non conosca bene il soggetto, informazioni utili

Post 135 - Liana Bortolon, partigiana, giornalista, collezionista d'arte

  Oggi, giornata internazionale dei diritti delle donne, vogliamo parlavi di una donna che nel corso del Novecento si è battuta più volte per la libertà, per l’affermazione delle donne nel mondo dell’arte e per le lotte di genere. Lei è Liana Bortolon, scrittrice, giornalista, critica d’arte. Foto 1: foto di Liana Bortolon Nasce a Feltre il 13 aprile 1923 in quella che possiamo definire buona famiglia (padre è geometra libero professionista e la madre è insegnante), e la sua educazione scolastica viene molto incoraggiata, anche se entro le rigide imposizioni della mentalità cattolica e un po' antiquata di una piccola città ai piedi delle montagne. Liana descrive così i suoi genitori e la sua educazione: «Nati alla fine dell’Ottocento, bravissime persone, i miei genitori andavano d’accordo in tante cose, e in particolare nell’educazione sessuale delle figlie, cioè silenzio assoluto sull’argomento [...]. La sorveglianza in famiglia era uno spionaggio continuo. Poveri ragazzi, se osav

Post 134 – Nascita, vita e morte del Comune di Zermen (1816 - 1857)

  Secondo decennio dell’Ottocento, precisamente il 4 aprile 1816: ci troviamo all’indomani del Congresso di Vienna, il Regno Lombardo-Veneto è appena stato creato. Il governo austriaco che lo regge avvia una campagna di risistemazione degli enti locali. Nascevano così molte realtà che esistono ancora oggi nonostante il passaggio di più di duecento anni e la successione di vari governi. Una di queste, ad esempio, è la Provincia di Belluno. La quasi totalità dei comuni di oggi, inoltre, ricalca i confini stabiliti dall’amministrazione austriaca. Incuriosirà molti sapere che, di converso, il territorio amministrato da Feltre era in origine molto ridotto. Oggi è il nono comune della provincia per estensione, ma nella prima metà del XIX secolo ricadevano sotto il suo controllo unicamente le frazioni di Mugnai, Farra, Tomo e Villaga. La molteplicità degli altri paesi era ripartita tra due enti ora scomparsi: i comuni di Villabruna e di Zermen, che ereditavano una suddivisione amministrativ