Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2021

Post 72 - La produzione del mugolio in Alpago

Val Salatis, Comune di Chies d'Alpago Il mugolio è una miscela di olii essenziali usata in medicina per i suoi effetti balsamici e disinfettanti. Si ottiene con un procedimento chiamato estrazione in corrente di vapore. Le fronde del pino mugo vengono triturate e poi messe in un alambicco all’interno del quale viene convogliato in pressione del vapore a 110-120°. Il vapore permette l’estrazione dell’olio, i due elementi vengono poi fatti condensare e separati. Pino mugo in Val Salatis Tra il 1925 e il 1936 in Alpago, più precisamente a Lamosano di Chies d’Alpago, la Regola del Monte Salatis diventa produttrice di mugolio.  La Regola del Monte Salatis, all’epoca Società di Salatis, era ed è tuttora,  proprietaria della Val Salatis o Salat, una valle alpina di origine glaciale che si trova tra il Monte Messer-Sestier a nord  e il Monte Guslon a sud.  La vallata, che si sviluppa tra i 1000 e i 2200 metri, era ideale per il pascolo d’alta quota. Fino al secolo scorso le Regole montane

Post 71 – Una vita spericolata

Qualche giorno fa, il 10 ottobre, ricorreva il 259° anniversario della nascita di un bellunese che ha avuto una vita breve ma decisamente rocambolesca. Questa persona si chiamava Giuseppe Fantuzzi. Nacque per l’appunto il 10 ottobre del 1762 all’interno di una famiglia di zattieri, professione alquanto diffusa nella città di Belluno. Il giovane Fantuzzi passò l’adolescenza a trasportare legname lungo il Piave e quando il padre Francesco riuscì ad ampliare la sua azienda fu inviato a Venezia a curare gli affari di famiglia. Trovandosi a vent’anni nella capitale della Repubblica Veneziana, famosa all’epoca per i suoi eccessi, si lasciò andare ad una vita lasciva all’insegna del gioco d’azzardo. Qui tuttavia ebbe l’occasione di entrare in contatto con la cultura dei Lumi leggendo le opere degli enciclopedisti e dei filosofi francesi, in particolare gli scritti di Rousseau, che influenzeranno profondamente la sua visione politica.  A Giuseppe non piaceva limitarsi a discutere di diritti, d

Post 70 - Il faro della Cima Grande di Lavaredo

  Fig.1 - Tre Cime di Lavaredo viste dalle sorgenti del Rienza. Le Tre Cime di Lavaredo sono oggigiorno una delle principali attrazioni se non il simbolo delle Dolomiti per migliaia e migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Fig.2 - Panorama dal Lastron degli Scarpieri (2957 m) 1916 - dal libro Guerra fra le Tre Cime 1915-1917. Se fino alla seconda metà dell’Ottocento le tre vette restarono inviolate, tutto cambiò quando, nell’agosto del 1869, l’alpinista viennese Paul Grohmann, accompagnato dalle guide locali Franz Innerkofler e Peter Salcher, riuscì a conquistare la Cima Grande, aprendo sul versante sud l’attuale Via normale. Da quel momento ebbe inizio per le Tre Cime una lunga stagione alpinistica destinata a durare fino allo scoppio delle ostilità con l’Impero austro-ungarico nel 1915. Intanto sul massiccio montuoso e nelle valli circostanti si andavano delineando e fortificando quelli che sarebbero potuti diventare gli scenari di un nuovo conflitto. Dopo il Patto di L

Post 69 - “Li gran dafai de tut l temp del an”

Panorama generale degli abitati di Vallada Agordina e delle Cime di Pezza, ca. 1956 in italiano Copertina dell’ultima ristampa della pubblicazione Forse non tutti sapranno che anche l’Agordino ha la sua originale Divina Commedia (concedeteci il paragone). Luigi Lazzaris (1816-1906), detto “Gigio Budareti” da Celat di Vallada Agordina, fu un falegname-poeta che scrisse un’opera importantissima per la letteratura in lingua ladina agordina. Il poemetto venne pubblicato la prima volta nel 1931 ed è costituito da quattro grandi capitoli per un totale di 262 ottave (2096 versi). Ogni capitolo porta il nome di una stagione: Ansùda, Istà, Fardìma, Invern . La narrazione passa in rassegna minuziosamente la vita quotidiana della gente comune della Valle del Biois nell’epoca in cui fu scritta che, secondo l’introduzione al volume riedito pochi anni fa, dovrebbe essere precedente al 1883. Dettaglio del trittico chiuso di Dunio Piccolin con il Lazzaris che in un momento di pausa dal suo lavoro di f