Italo Pietro Marchioni |
Italo Pietro Marchioni Donnamarta (1868 – 1954) di Pietro e Giovanna De Lorenzo nacque in Peaio di Vodo di Cadore, si trasferì negli Stati Uniti dapprima in Philadelphia per poi giungere ad Hoboken, New Jersey, di fronte a Manhattan, dove iniziò la sua attività di venditore ambulante di gelato con un carretto a spinta.
Inizialmente distribuiva il proprio gelato da asporto in coni di carta arrotolata mentre, per quanti si fermavano a gustarlo in loco, in bicchierini da liquore di vetro, i quali però spesse volte non gli erano restituiti o finivano con il rompersi. Per ovviare a tale problema il Marchiony (così il cognome è rinvenibile nei registri d’Oltreoceano) sviluppò una coppa commestibile oggi nota come “cono”. L’invenzione fu apprezzata dagli avventori che ne gradivano la praticità ed in breve il nostro conterraneo riuscì ad espandere la propria attività giungendo a creare una catena con ben 45 carretti alle proprie dipendenze.
Prima pagina del brevetto rilasciata da Anthony Marchiony. Fonte USPO |
Il prodotto fu di tale successo che il metodo di produzione, che prevedeva la cottura della cialda e l’immediato arrotolamento della stessa ancora calda in modo da formare una coppa, non riusciva a soddisfare la richiesta; per questa ragione sviluppò uno strumento idoneo a cuocere la pastella appiattendola in uno stampo a forma di coppa. Il nuovo metodo, tuttavia, determinava spesse volte la rottura della coppa quando si procedeva all'estrazione, ma si risolse il problema dividendo a metà il fondo dello stampo in modo da facilitare l’estrazione.
Stabilimento della Marchiony Inc. nell'incendio del 15 maggio 1933. Fonte: Hoboken Historical Museum |
Il 15 dicembre 1903 Italo Marchioni brevettò il proprio strumento per la preparazione delle coppe di cialda presso lo USPO. Alcuni anni dopo, nel 1925, il nipote Anthony inventò una macchina rotante in grado di produrre coni gelato su larga scala.
L’azienda di Italo Marchioni rimase attiva nella produzione di cialde e coni da gelato in Grand Street 219 a Hoboken sino al 1935, quando un incendio distrusse l’edificio; poco dopo, nel 1938, Marchioni decise di ritirarsi vendendo il marchio alla ditta Schrafft’s. Morì nel 1954.
[Bepo]
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