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Un anno di ArcheoBelluno

 

È passato un anno intero da quando io e il buon Mattia ci siamo trovati in una freddina sera d’agosto per stendere le prime idee di Archeobelluno e pubblicare il primo post, quello su Valmo (Uomo di Mondeval), ora fruibile per l’occasione in versione remastered e molto più completa nel nostro sito. La premessa era stata un viaggio di ritorno dallo scavo nei pressi della Certosa di Vedana, in cui lamentavamo la mancanza di una fonte unitaria che toccasse ad un livello divulgativo ma accurato la cultura della provincia intera. Da lì l'idea di aprire una pagina instagram, al fine di rendere i nostri contenuti più diretti e fruibili, sia per gli abitanti della provincia, sia per tutti coloro che fossero interessati a conoscerla meglio. 

Di che titolo ci fregiamo per portare avanti quest’attività? Innanzitutto, della passione che ci porta a studiare e documentarci sulla storia, l’archeologia, l’arte e le usanze locali. Senza questo elemento non ci sarebbe nemmeno motivo per aprire un progetto di divulgazione. Personalmente, si tratta anche di un’opportunità per continuare ad imparare cose nuove da persone molto preparate. Siamo tutti studenti in ambito culturale, e ci impegniamo molto nel discernere con criterio le informazioni che trasmettiamo al nostro pubblico. Nel tempo, la nostra attività ci ha permesso di metterci in contatto e conoscere altri ragazzi molto preparati, e dunque teniamo a ringraziare di cuore la redazione allargata di ArcheoBelluno, che ci aiutano a coprire argomenti e aree della Provincia da noi meno conosciuti. Cogliamo l’occasione per ringraziamo ancora Alessia Cassol per aver realizzato il nostro logo, e infine tutti voi per averci seguiti con costanza in questi mesi: tra le cose più gratificanti ci sono i momenti di confronto che si creano col pubblico. Per il futuro, oltre che a continuare su questa linea, vi preannunciamo che abbiamo in cantiere un paio di progetti nuovi.

Ecco un’accuratissima presentazione del direttivo.  

ARB: è il contemporaneista del gruppo. La sua mente non concepisce alcun evento avvenuto prima del 1914 ed è il leader di una setta religiosa che venera il letterato feltrino Silvio Guarnieri, al quale ha anche dedicato la tesi triennale. Fa la magistrale di Antropologia a Venezia. È molto socievole, impegnato e conosce chiunque. Probabilmente conosce anche te.

IlCervo: detto anche “la Fabbrica”. Questo non perché si occupi di archeologia industriale recente, bensì perché unico dotato della rara capacità di sfornare tre post a settimana, se richiesto dalla situazione. Studia Beni Culturali a Venezia ed è tra noi il massimo esperto di arte, architettura (sulla quale verterà la sua tesi), usanze locali e, coerentemente, anche di Giapponese. 

Giot: laureata in Beni Culturali nella lontana Ravenna, con una tesi in Storia della Scienza concentratasi sugli aspetti tecnologici di un sito archeologico pirometallurgico nell’Agordino nella prima Età Moderna. Nonostante questo, giura che nella sua vita si vuole occupare anche di cose interessanti, ma non ha ancora capito quali.

Nic: il correttore di bozze del gruppo. Nel poco tempo libero che questa attività gli concede, frequenta la magistrale di Lettere a Trento, e sta preparando una tesi sul sistema dei dazi nel Bellunese. Gli piacciono le armi antiche, le fortificazioni e gli archivi. Cosa tutto questo c'entri con le Lettere, lo dobbiamo ancora capire. 

Sandro: studia Storia Medievale in magistrale di Scienze Storiche a Padova ed è aspirante archivista, nonché il più bello del gruppo. Dedica la sua vita al Palio di Feltre, per il quale fa appunto, l’archivista. Avete dubbi sulla storia commerciale della lana a Feltre? È la persona giusta alla quale rivolgersi.

MattIki: navigato archeologo e custode delle sacre conoscenze del GIS, frequenta la magistrale in Preistoria tra Trento, Ferrara, Modena e Verona, concentrandosi per la tesi sul Neolitico e l'Età del Rame delle nostre zone. Si dice che tra qualche anno dovrebbe riuscire a terminare la raccolta dati per il suo elaborato. Nel frattempo, fa l’ummarel nei cantieri cittadini.

[Giot]


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