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Post 42 - La Certosa di Vedana, un'introduzione

Ingresso della Certosa. (Foto di: Biblioteca civica di Belluno)

Vi parliamo di uno dei complessi religiosi più noti e importanti della provincia. Si trova in comune di Sospirolo, tra San Gottardo e località Masiere, poco distante dal torrente Cordevole e dall’imboccatura della valle che conduce all’ Agordino.

Vedana però non nasce come certosa. Dai secoli centrali del medioevo è infatti attestato un ospizio per pellegrini e viandanti dedicato a San Marco, di proprietà del Capitolo dei canonici di Belluno e gestito da una comunità di laici, da cui dipendevano anche i ricoveri di S. Gottardo e Peron.  Il più antico documento attendibile in cui viene citato è una bolla pontificia del 1115 di Adriano V: assieme alle località di Agre e Candaten, dava alloggio a pellegrini e viandanti sulla strada che collegava la zona con i paesi tedeschi attraverso le valli del Cordevole e del Biois fino al passo San Pellegrino. 

Nel XV secolo, con il graduale impoverimento di questi ostelli, per scongiurare il rischio che S. Marco di Vedana andasse in rovina, i canonici di Belluno vi stabilirono una comunità di Certosini. I lavori di trasformazione iniziarono incerti per mancanza di fondi; la chiesa abaziale fu completata nel 1471 ma per la consacrazione definitiva bisognerà aspettare il 1619. Saranno le donazioni che permetteranno alla comunità di accelerare i lavori e acquisire vaste proprietà. Tristemente notevole è l’incendio del 1695, che oltre ai fabbricati distrusse gli archivi e i documenti ivi conservati. 

Nel 1768, la comunità certosina lì stanziata venne soppressa dal Senato della Serenissima, e alcuni anni dopo l'abbazia venne data in affidamento alla famiglia Segato come azienda agricola. Qui nel 1792 nacque il famoso Girolamo. Dopo vari passaggi di mano, il destino di Vedana seguì le vicissitudini politiche della penisola che toccarono tutti i monasteri, e tornò ad essere Certosa nel 1882, ospitando da allora fino ad oggi varie comunità religiose. 

[Giot]

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