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Post 38 – Il Sas del Diàol, a Facen

 Oggi vi parliamo di un misterioso masso inciso! 

Si chiama “Sas di Pirulava” o più notoriamente “Sas del Diaol”, ed è stato scoperto da Candido Greco nel 1977, studioso che ci ha fornito la prima descrizione delle incisioni presenti.
Il masso è di dimensioni di circa 90 x 110 cm ed è leggibile solo nella faccia orientata verso sud-est. Presenta una decina di segni a forma di croce, di cui tre che poggiano su dei cerchi contenenti altre croci di dimensioni minori e quella che sembra una lettera “A”. Greco interpreta le iscrizioni come simboli preromani, individuando dei numeri etruschi dei quali i Reti si sarebbero serviti per misurare le libbre di fieno tagliato in loco. Inoltre altri simboli parrebbero legati al culto di Mitra. 

Nelle note del testo, inoltre, vengono presentati a titolo esemplificativo e comparativo ulteriori massi che riportano croci incise, ma dotati anche di coppelle. Un appunto: nel testo si fa riferimento a questo masso come quello che secondo la leggenda sarebbe stato scagliato dal diavolo contro la chiesetta di Santa Susanna (sopra Facen) e deviato da un miracolo della santa. Ma Greco confonde il nostro sasso con quello di questa seconda leggenda, che si trova a tutt’oggi invece presso il pozzo antistante la chiesetta.

Nel 1995 nel libro del CAI: “I segni dell’uomo sulle montagne di Feltre”, il Sas del Diaol viene datato all'età altomedievale e le incisioni semplicemente indicate come simboli di natura scaramantica.
Essendo un unicum in provincia bisogna trovare e confrontare realtà vicine e ben studiate, come le incisioni della Val di Sole (TN) e Senales (BZ), che presentano una serie di croci e delle coppelle (da noi presenti in altri massi), attribuiti alla sfera della devozione.

Al di là delle fantasiose interpretazioni di cui sopra, sarebbe molto interessante attuare uno studio scientifico serio, per poter comprendere la relazione del masso o dei massi con il territorio circostante.

[MattIki]


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