La tradizione orale della nostra provincia ci ha lasciato una grandissima quantità di materiale narrativo: storie, racconti, favole. Se oggi per noi è scontato ritenerli prodotti di fantasia e scindere questi racconti dalla realtà, però, non è detto che in passato fosse così. Stregoni, fate e altre creature magiche erano considerate elementi reali, spiegazioni razionali dei fenomeni di cui non si comprendeva l’origine. Molto spesso il fantastico si mescolava col fatto storico, creando una narrazione ibrida dai confini sfumati. È il caso, ad esempio, del Concilio di Trento, di cui abbiamo parlato nel Post 94: nei racconti orali, tale sinodo non era servito solamente per riformare la Chiesa cattolica, ma anche e soprattutto per allontanare dal mondo demoni e spiritelli maligni, rinchiudendoli in grandi vasi o ampolle custoditi proprio a Trento. Questa settimana abbiamo selezionato per voi alcune leggende particolarmente macabre, che trovano identica sostanza ma diversa declinazione...
Nati su Instagram, scriviamo di storia e cultura della provincia di Belluno, avendo cura di dedicarci ad ogni suo territorio, alle sue tradizione e alle sue particolarità locali.