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Visualizzazione dei post da gennaio, 2024

Post 168 - Freddo

  Anche in questo caso trattiamo di una parola che ha un antenato comune in tutte le varianti linguistiche del territorio provinciale: il latino frigidum (nel caso accusativo). Già in piena latinità, la pronuncia della -M finale si sfuma man mano, fino a che, nei primi secoli dopo Cristo, finisce per non essere più pronunciata. Ma il fenomeno più interessante è la progressiva contrazione, fino a sparire, della -I- della seconda sillaba. Arriviamo quindi a una forma * frigdu. La caduta della -I- porta a contatto due suoni consonantici molto marcati. La -G- subisce a questo punto quella che si chiama un’ “assimilazione”: ovvero viene assimilata all’altro suono consonantico adiacente, la D (pensate ad altre parole italiane derivate dal latino, ad es. pactum >patto). Avviene anche l’evoluzione della -I- (breve, nella forma tardo-latina) in -e-, su cui non ci soffermiamo. La consonante lunga -DD- (quelle che comunemente chiamiamo “le doppie”) si abbrevia, come in tutte le varianti lingu

Post 167 - La storia del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi

  “ Ma noi crediamo che, proprio quando una società ed una civiltà avvertono sintomi di sbandamento e crisi, proprio allora è più che mai necessario tornare ad attingere alla fonte vitale dei valori essenziali e perenni, come il legame con la terra, l’equilibrato rapporto fra l’uomo e l’ambiente. ”  Piero Rossi, Milano 1975 La provincia di Belluno è un territorio montano, e da sempre fornisce a chi lo abita risorse naturali e terreni utili alla propria vita qui. Nel corso del Novecento, le aree montane hanno iniziato a spopolarsi, diventando sempre più marginali nel contesto politico e sociale italiano. Allo stesso tempo, è aumentato lo sfruttamento delle risorse naturali delle montagne, per turismo o per produzione di energia idroelettrica, con tutte le conseguenze connesse per l’ecosistema e l’ambiente. Nel 1963 lo scrittore e alpinista Piero Rossi e il professor Giovanni Angelini erano insieme a Piài di Visome. Stavano ammirando il paesaggio della Schiara, ed ebbero una delle intuiz

Post 166 - Il colle delle Ville, pae

  Riprendiamo dunque la nostra passeggiata alla scoperta delle ville del Colle di Vellai-Cart (nel comune di Feltre) da dove l’avevamo interrotta nel primo post (n. 104). Ci troviamo a Cart Alto o Cart di Sopra, luogo affascinante e appartato da dove si gode di una vista privilegiata sulle Vette e parte della conca feltrina. Siamo giunti qui dalla località di San Silvestro e l’ultima villa che abbiamo visto assieme è Villa Villabruna-Marsiai.  Approfittiamo della nostra permanenza quassù in cima al colle per accennare alla questione della leggendaria Villa Damelliana, a lungo identificata con Villa Facen Orum, che incontreremo tra poco sul nostro cammino. Si tratta di una Villa citata in più fonti letterarie appartenente all’arcidiacono feltrino Gerolamo Damello della quale si è certi dell’esistenza ma non dell’ubicazione effettiva. È opinione di Gianpaolo Sasso (1),  autore del volume La Collina delle Grazie, che questa in realtà andrebbe identificata con un edificio di proprietà de