In occasione delle feste di fine anno, continuiamo la nostra rubrica di linguistica “Bada a come parli!” con una parola tipica del periodo invernale: la neve (arriverà mai?!). Così tipica dell’ambiente montano, come vedremo, essa ha un sacco di varianti diverse nelle varie valli bellunesi! Nelle numerose varietà romanze (=derivate dal latino) della nostra Provincia, la parola mantiene la stessa etimologia della sua versione italiana arrivando direttamente dal latino “NIVEM” (accusativo). Da qui, l’albero evolutivo si ramifica (lo vedete rappresentato in figura). Il primo passaggio, comune a tutte le varianti, è la caduta della -M finale (che sparisce quindi), mentre la -I- (essendo Ĭ breve) diviene una -E-. E fin qui l’evoluzione è identica a quella avvenuta in italiano, “neve”, dove la parola si è conservata tale. Molto interessante è notare che la parola (femminile in latino) nelle varietà ladine cadorine e a volte nel veneto bellunese cambia di genere e diventa maschile. Com’è t
Nati su Instagram, scriviamo di storia e cultura della provincia di Belluno, avendo cura di dedicarci ad ogni suo territorio, alle sue tradizione e alle sue particolarità locali.