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Visualizzazione dei post da maggio, 2023

Post 144 - Le Regole del Cadore

  Le Regole sono organismi di origine medievale che persistono in particolare in alcuni luoghi del Cadore e in Comelico. Hanno origine probabilmente nel XI secolo, ma le prime menzioni scritte le abbiamo nel XIII secolo grazie al signore feudale dell’epoca in Cadore, Gabriele da Camino, che divide le mansioni amministrative tra il comune ( Cadubrii) e le organizzazioni dei villaggi ( Regule). Queste Regule sono conosciute anche come Vicinie e cioè un abitato o un gruppo di persone con beni in comune. Il fenomeno delle Vicinie è esteso e spesso contribuisce alla stesura degli statuti comunali, ma, una volta formatosi il comune, ed è questo il caso per esempio di Belluno, esso norma e delimita il potere delle Vicinie fino a soffocarle e a prenderne il posto. In Cadore questo non accade perché il comune non ruota attorno a un grosso centro come quello di Belluno o di altri insediamenti più consistenti. Il territorio comunale di quella conosciuta successivamente come la Magnifica Comun

Post 143 - Uno scorcio sulla Gusèla del Vescovà

  Duecentocinquanta milioni di anni fa iniziarono a formarsi le rocce che, scolpite dall'erosione e dai crolli causati dall'acqua, dalla gravità e dai cicli di gelo e disgelo, compongono oggi il maestoso ed imponente gruppo della Schiara, che prende il nome dal monte omonimo, il quale con i suoi 2.565 m di quota domina sul gruppo e sulla città di Belluno. Caratteristico ed iconico simbolo del capoluogo, il gruppo, con le sue pareti e guglie in dolomia principale, è infatti visibile « in tutta la sua superba bellezza da Belluno, fra le verdeggianti quinte del Terne e del Serva, con il Col de Roanza a guisa di proscenio » come scrisse il grande Piero Rossi [1] . Foto 1:  La Gùsela del Vescovà- dal sito https://www.ferrate365.it/ Il nome Schiara deriverebbe dal termine « s’ciara » ovvero ‘anello’, utilizzato nelle varianti linguistiche bellunesi e agordine, e che parrebbe richiamare la forma della finestra che si apre nei pressi di forcella del Balcón. Tuttavia, risulta essere p

Post 142 - Quando arrivò il mais nel Bellunese?

  Prima dell’agricoltura industrializzata, un’annata cattiva per il raccolto dei cereali significa carestia, prezzi dei grani che salgono alle stelle, impossibilità per le classi povere di procurarsi il sostentamento. Il sistema alimentare e produttivo è molto fragile se paragonato al nostro odierno, specie in territori disgraziati come quelli della nostra provincia. Ne abbiamo parlato qualche tempo fa in un post dedicato (Post 59). Nei secoli dell’Età moderna quindi il mais si sostituisce velocemente alle colture cerealicole precedenti (frumento, orzo e altri grani a spiga), rispetto alle quali era molto più produttivo nei terreni di più bassa quota (come la Valbelluna). Quando è arrivato però precisamente il mais nelle nostre zone? Quando si è cominciato a coltivarlo, e come sono andati i primi esperimenti di semina di questa pianta proveniente dall’altra parte del globo? La tradizione parlava del 1617, quando Alessandro Barcelloni, esponente di una ricca famiglia bellunese, sperimen