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Visualizzazione dei post da agosto, 2022

Post 112 – Il medioevo e le unità di misura

  Solo quando ci troviamo ad avere a che fare con i pollici, le once e i galloni anglosassoni ci rendiamo conto (imprecando) di quanto comodo sia disporre di un unico Sistema Internazionale di misura diffuso in tutto il mondo. Dobbiamo ringraziare Lagrange e i suoi colleghi, che a fine ‘700 ne gettarono le basi. L’obiettivo di questo post è farvi rendere conto che non li ringrazieremo mai abbastanza. Ci volle un secolo di sforzi perché l’uso di questo sistema unificato fosse adottato universalmente: prima, l’Europa e l’Italia erano un mosaico babelico di usi e convenzioni differenti. Nel tardo medioevo in Italia nord-orientale ogni luogo aveva le proprie unità di misura per ciascuna grandezza: peso, lunghezza, capacità, superficie, etc. Con “ogni luogo” intendiamo letteralmente “ogni luogo”. Feltre, Belluno, il Cadore, ad esempio, avevano ciascuna le proprie. Andiamo nel pratico. Vediamo per esempio come si misuravano i terreni prima del sistema metrico decimale. L’unità base delle sup

Post 111 - Il misticismo bellunese di Dino Buzzati

  Per la fede Shintō, la più diffusa e praticata in Giappone, la montagna è spazio sacro: è il mondo abitato dal misterioso dio della montagna, lo yama no kami , ma è anche la casa degli spiriti dei morti, ai quali i discendenti sono soliti costruire altari e dedicare piccole offerte. In montagna vivono gli yamabushi , eremiti che seguono lo Shintō in modo del tutto personale, curandosi poco o nulla dei dettami “ufficiali” della religione. La montagna insomma è «luogo privilegiato di esperienza mistica»[ 1] . Questo tema ritorna ad arricchire la letteratura giapponese contemporanea: in una radura in mezzo al bosco si svolge l’inspiegabile fatto che dà il via a Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami. Sempre nel bosco, in una zona imprecisata a qualche ora di macchina dalla città di Takamatsu, il sedicenne Tamura Kafka troverà la soluzione che condurrà il romanzo verso il suo finale. Svariate migliaia di chilometri a ovest del Giappone, poco distante da Belluno, troviamo Valmorel, grupp

Post 110 – Il cielo notturno nella tradizione popolare bellunese

  Quale argomento migliore del cielo notturno, per un post che cade il 10 di agosto? Si tratta di un argomento che, a naso, potremmo pensare scollegato da tradizioni popolari specifiche, ovviamente sbagliando. Anche nelle nostre zone nacquero – in un passato non ben determinato – modi locali di concepire le stelle e le costellazioni, talvolta inedite nel resto d’Italia. Questo tema, davvero interessante e poco studiato, ha però ben poche possibilità di approfondimenti futuri. Capiamo il perché.  Per la scrittura del presente post si è preso come riferimento principale un articolo di Marco Rech scritto per l’Associazione astronomica feltrina Rheticus nel 1990, e già allora le informazioni riportate erano considerate estremamente frammentarie, relitti di una trazione popolaresca in estinzione, tutti molto scollegati, emersi dai ricordi d’infanzia dell’autore e dalle testimonianze dei pochi anziani che ancora riuscivano a riportare qualcosa. A distanza di trentadue anni tocca constatare c

Post 109 - Un Nobel alla Sena

  «Fanfan ritorna vincitore; Molly si vende all'asta: frigge un riflettore» In questi versi, i primi di “Keepsake”, poesia del 1929 poi raccolta nelle “Occasioni”, Eugenio Montale trae a piene mani dalla sua conoscenza per l’opera lirica, creando un unico gioco di citazioni, personaggi e situazioni. Non è l’unica poesia in cui l’autore ligure cita e si diverte con i drammi teatrali, quasi un topos della sua produzione.  Fin da giovane la passione per il canto lo portava a esibirsi insieme alla famiglia, passione che approfondì studiando per anni con il maestro Sigori. Per quanto fosse un promettente baritono, dovette abbandonare i sogni di diventare cantante, sogni che vediamo riapparire qua e là nelle sue lettere a Irma Brandeis, la Clizia delle “Occasioni”.  Lo studio e la passione gli torneranno però molto utili: lavorò infatti per il Corriere dell’Informazione, edizione pomeridiana del Corriere della Sera, seguendo la stagione drammaturgica della Scala di Milano. In due soli te