«Stupore. Un muro di mattoni che non giunge al soffitto ci separa dall’altro locale. Tra il muro e il soffitto vi è il filo spinato. Vediamo ad uno ad uno spuntare oltre il muro ed aggrapparsi al filo spinato gli uomini. Non se ne intuisce l’età, teste lucide, magri, s’intravedono appena. Sono muti. Prima 10, poi 20, 30, 60, 100. Immobili restano a bocca aperta, sembrano cadaveri ergersi dalle bare: è effetto della poca luce e della testa rapata». Descrive così Gino Dell'Olio le impressioni della notte del 6 ottobre ‘44 nel diario della prigionia. A Feltre il 3 ottobre 1944 circa mille persone vengono prelevate dalle proprie case e trasportate nel cortile della Metallurgica. Molti vengono rilasciati, altri portati al Cinema Italia per un’ulteriore selezione. Partiranno in 114 il 4 ottobre. Lo stesso giorno, tre partigiani vengono impiccati davanti a Porta Imperiale. Il Campo di Bolzano, a Gries, era attivo da luglio ‘44. Arrivò a ospitare fino a 4.000 prigionieri contemporaneament
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