Quello che vedete in fotografia è uno dei più antichi e affascinanti reperti esposti al Museo Diocesano di Belluno Feltre. Si tratta di un calice ministeriale in argento lavorato al tornio e ribattuto poi a martello, come è evidente dalle tracce lungo il fusto. Due elementi particolarmente interessanti sono il nodo (di gusto bizantino) in cui lo stelo si rigonfia congiungendosi con la coppa e l’iscrizione che corre lungo il bordo superiore: †DE·DONIS·DEI·URSUS·DIACONUS·SANCTO·PETRO·ET·SANCTO·PAULO·OPTULIT Si tratta quindi di un dono offerto ai santi Pietro e Paolo da un diacono di nome Orso vissuto, se la datazione del calice è corretta, nel VI secolo. Un tesoro di grande valore, che dovette essere accuratamente nascosto più volte nei momenti di pericolo: così accadde durante l’invasione austriaca tra il 1917 e il 1918 e un ventennio dopo, nel periodo 1940-1945. Non furono però queste le prime occasioni in cui il calice dovette essere nascosto se, nel 1836 Pietro Piasente lo ritrovò in
Nati su Instagram, scriviamo di storia e cultura della provincia di Belluno, avendo cura di dedicarci ad ogni suo territorio, alle sue tradizione e alle sue particolarità locali.